" Aristotele riprende il concetto pitagorico di catarsi, ma lo modifica, osservando che il meccanismo della purificazione avviene attraverso una liberazione delle passioni imitate dal musicista: perciò, secondo il suo pensiero, non vi sono armonie o musiche dannose in assoluto dal punto di vista etico.
La musica è una medicina per l'animo, proprio perché è in grado di imitare tutte le passioni o emozioni che ci tormentano e di cui siamo affetti e dalle quali vogliamo purificarci. Tale liberazione avviene proprio potendo osservare la loro imitazione attraverso l'arte. "
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